Coniugi preda dei debiti ma senza colpa: via alla ristrutturazione

In tema di sovraindebitamento, l’omologazione della proposta di ristrutturazione dei debiti non può essere rifiutata in assenza di colpa grave, dolo o frode del debitore

Coniugi preda dei debiti ma senza colpa: via alla ristrutturazione

Fondamentale la mancanza di dolo, di colpa o di frode per salvare il soggetto preda dei debiti. Proprio alla luce di tale prospettiva, i giudici (sentenza del 29 ottobre 2024 del Tribunale di Napoli) hanno accolto l’istanza avanzata da due coniugi e hanno così omologato il piano di ristrutturazione dei debiti – quasi 90mila euro – da loro accumulati. Chiara, innanzitutto, la posizione di debolezza di moglie e marito. E ciò a prescindere dal quantitativo dei debiti. I giudici annotano difatti che l’uomo è pensionato e ha prestato attività di lavoro dipendente quale custode di un condominio e i debiti sono stati contratti quale persona fisica per scopi estranei all’attività lavorativa, mentre la donna è stata casalinga e poi ha svolto saltuariamente l’attività di custode in sostituzione del marito presso il condominio, e, attualmente, è stata assunta proprio dal condominio con contratto di lavoro a tempo indeterminato, ed i debiti, per i quali ella risulta meramente garante, sono stati contratti quale persona fisica per scopi estranei all’attività lavorativa. Questi dettagli sono fondamentali, poiché, annotano i giudici, in tema di sovraindebitamento, l’omologazione della proposta di ristrutturazione dei debiti non può essere rifiutata in assenza di colpa grave, dolo o frode del debitore. Particolare l’attenzione riservata ai requisiti di meritevolezza e di assenza di colpa grave, malafede o frode da parte dei debitori, condizioni necessarie per accedere al piano di ristrutturazione dei debiti. A questo proposito, per i giudici la situazione è chiara: i coniugi non hanno intenzionalmente aggravato la propria situazione debitoria, e, anzi, sono stati escluso comportamenti fraudolenti. In questa ottica, quindi, il concetto di meritevolezza, nell’ottica dell’accesso ampio alle procedure di sovraindebitamento, non è più legato alla assenza di colpa, ma alla mancanza di dolo, frode o colpa grave. E questa valutazione rappresenta un orientamento inclusivo, mirato a facilitare il recupero del debitore nella legalità e nella sostenibilità economica.

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