Nuove Regole di Reporting per le imprese: sostenibilità e trasparenza
Nella seduta n. 80 del 10 giugno, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo per il recepimento della direttiva (UE) 2022/2464, in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera allo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva 2022/2464/UE (Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD). Questa direttiva amplia e rafforza gli obblighi sul reporting di sostenibilità imposti alle imprese dalla direttiva precedente 2014/95/UE (Non Financial Reporting Directive, NFRD), già in vigore in Italia grazie al d.lgs. n. 254/2016.
Prima di questo provvedimento, solo alcune tipologie di imprese erano soggette alla dichiarazione non finanziaria (DNF). Ora, la CSRD amplia questi obblighi includendo le PMI (escluse però le microimprese). Inoltre, la nuova normativa sostituisce la dichiarazione non finanziaria con la "rendicontazione di sostenibilità", che fornisce informazioni sull'impatto ambientale, sociale e sulle questioni di governance riguardanti le imprese.
L'obiettivo principale di queste nuove regole è aumentare la trasparenza sulle attività aziendali, specialmente per quanto riguarda gli aspetti ambientali, sociali e di governance (definiti come ESG).
Il processo di applicazione dei nuovi obblighi di rendicontazione sarà graduale. Le prime ad essere coinvolte saranno le società quotate con più di 500 dipendenti, che dovranno pubblicare il primo bilancio di sostenibilità a partire da gennaio 2025, relativo all'anno fiscale 2024. Successivamente, l'obbligo sarà esteso alle grandi società non quotate, per poi includere anche le PMI quotate nei mercati finanziari.
Il termine ultimo per completare il recepimento della direttiva 2022/2464/UE è il 6 luglio 2024.