Licenziamento e assenza dell'addebito disciplinare: quali opzioni ha il datore di lavoro a disposizione?

La controversia all'esame del Supremo Collegio riguarda la presunta violazione del quarto comma dell'articolo 33 del Contratto collettivo specifico di lavoro (CCSL), insieme agli articoli 1372 e 2077 del codice civile.

Licenziamento e assenza dell'addebito disciplinare: quali opzioni ha il datore di lavoro a disposizione?

La Corte giustifica l'orientamento secondo il quale, in caso di licenziamento disciplinare, l'inosservanza del termine fissato nell'articolo 21, numero 2, comma 3, del CCNL gas e acqua del 2011, rappresentante un'assunzione tassativa a favore del lavoratore, può comportare la revoca della giusta causa di licenziamento. Questo significa che, se il datore di lavoro non emette il provvedimento disciplinare entro dieci giorni lavorativi successivi al quinto giorno dalla ricezione della contestazione, le giustificazioni del lavoratore vanno considerate accettate, determinando la mancanza di una base legittima per il licenziamento. In questo caso, la tutela applicabile sarà regolata dall'articolo 18, comma 4, della legge numero 300 del 1970 anziché dal comma 6 della stessa norma.

La sentenza oggetto della questione appare ambigua poiché pur negando rilievo al secondo addebito disciplinare, vi è un collegamento con il primo addebito che proroga o sospende il termine per l'applicazione della sanzione, contravvenendo al principio di affidamento e alla specifica disposizione contrattuale collettiva.

Di conseguenza, l'esame legale della presunta illegittimità o infondatezza degli addebiti disciplinari implica che il datore di lavoro non possa fare affidamento su tali contestazioni per prorogare o sospendere arbitrariamente i tempi stabiliti dal contratto collettivo, come indicato nell'articolo 33 del CCSL del 7 luglio 2015 per le aziende legate ai gruppi FCA e CNH e i relativi dipendenti. Le giustificazioni fornite dal lavoratore devono essere considerate accettate se non seguite da un provvedimento disciplinare emesso entro il termine stabilito, impedendo così all'azienda di utilizzare tali contestazioni per avviare ulteriori procedimenti disciplinari. (Cass. civ., sez. lav., ord., 1 marzo 2024, n. 5485).

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