L'AI e il futuro del lavoro: nuove competenze e opportunità secondo gli esperti
L'indagine condotta dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha rivelato che il 66,7% dei "testimoni privilegiati" intervistati crede che le nuove tecnologie avranno un impatto positivo fornendo nuove competenze e opportunità di lavoro. La formazione gioca un ruolo fondamentale in questo contesto. Il rapido sviluppo dell'Intelligenza Artificiale rappresenta una svolta epocale per il mondo del lavoro

Questa trasformazione non riguarda solo l'incremento o la diminuzione dei posti di lavoro, ma piuttosto una revisione completa delle competenze e delle abilità di tutti i lavoratori.
Queste sono le conclusioni tratte dalle risposte di 116 "testimoni privilegiati" che hanno partecipato all'indagine "L’impatto dell’IA sul mondo del lavoro" durante il 15° Festival del Lavoro a Firenze. Il panel di esperti, composto da accademici, rappresentanti istituzionali, esperti del settore, sindacati e datori di lavoro, mostra un atteggiamento positivo nei confronti dell'impatto dell'IA sull'occupazione.
La maggiore parte dei partecipanti, il 66,7%, ritiene che le nuove tecnologie porteranno vantaggi in termini di competenze e opportunità lavorative, ma contribuiranno anche a incrementare la produttività, potenzialmente influenzando i salari (47%) e a migliorare la qualità del lavoro (45,3%). L'introduzione dell'IA potrebbe anche favorire la sicurezza dei lavoratori e supportare politiche di gestione del personale, secondo il 30,8% dei partecipanti.
Il 60,7% degli intervistati vede come principale sfida futura la necessità di riqualificare un vasto numero di lavoratori. Preoccupa inoltre la mancanza di trasparenza degli algoritmi, la loro costruzione e il rischio di decisioni che potrebbero minare i diritti dei lavoratori (41,9%).
Gli esperti individuano nella formazione la soluzione chiave per guidare il capitale umano verso una crescita che colmi il divario di digitalizzazione presente nel nostro Paese. (Com. Stampa CdL 14 maggio 2024)