L’Agenzia delle Entrate sul recesso del socio

L'Agenzia delle Entrate, con la risposta del 12 agosto 2024 n. 169, ha spiegato cosa succede quando un socio decide di lasciare una società.

L’Agenzia delle Entrate sul recesso del socio

Il caso esaminato dall’Ade vede la Società Alfa, nata nel 1967, che sta cambiando la sua struttura per far sì che i figli del fondatore possano prendere il controllo e risolvere i problemi tra di loro. Si stanno creando due nuove società, NEWCO1 e NEWCO2, gestite dai figli Tizio e Caio, che riceveranno le partecipazioni in Alfa. Queste nuove società otterranno prestiti per comprare le quote di Sempronio in Alfa dopo aver valutato la società. Sempronio e i suoi figli lasceranno quindi Alfa.

La Società ha chiesto se questo cambiamento potesse essere considerato scorretto secondo le leggi fiscali e se potessero essere sottratti gli interessi sui prestiti dalle tasse. L'Agenzia delle Entrate ha detto che questa operazione non è scorretta dal punto di vista fiscale perché non dà vantaggi fiscali ingiusti. La vendita delle quote di Sempronio, dopo la valutazione, è considerata normale e serve per far sì che possa uscire dalla società.

Gli interessi sui prestiti presi da NEWCO1 e NEWCO2 possono essere sottratti dalle tasse, sia se le società aderiscono al regime del consolidato fiscale nazionale o meno.

L'Agenzia ha specificato che ci sono buone ragioni non fiscali dietro a questo cambiamento e che non va contro le leggi fiscali o i principi tributari. In breve, il cambiamento nella struttura della società proposto da Alfa è corretto e le quote di Sempronio possono essere vendute senza pagare una tassa del 26% sui profitti.

Inoltre, è stato confermato che gli interessi sui prestiti presi da NEWCO1 e NEWCO2 possono essere sottratti dalle tasse, sia con il consolidato fiscale che senza.

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