In arrivo dal Governo aiuti per le piccole e medie imprese in crisi
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha approvato un decreto-legge relativo a misure per il sostegno e l’accesso alla liquidità delle piccole e medie imprese che forniscono beni e servizi a imprese di carattere strategico ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria.

Per far fronte alle difficoltà economiche che stanno attanagliando le piccole e medie imprese, il Governo ha approvato un apposito decreto di aiuti.
Alle imprese che incontrano difficoltà di accesso al credito a causa dell’aggravamento della posizione debitoria, il decreto prevede la possibilità di concedere a titolo gratuito, senza valutazione, la garanzia del Fondo di cui all’art. 2, comma 100, lett. a), l. n. 662/1996, fino alla misura dell’80% dell'importo dell’operazione finanziaria, nel caso di garanzia diretta; del 90% dell’importo dell’operazione finanziaria del primo livello, nel caso di riassicurazione. Per l’accesso, le imprese devono aver prodotto, negli ultimi due esercizi precedenti la richiesta, almeno il 70% del fatturato nei confronti del committente sottoposto alle procedure.
È inoltre prevista la possibilità di chiedere un contributo a fondo perduto finalizzato ad abbattere il tasso di interesse, ai sensi e nei limiti della disciplina europea sugli aiuti di importanza minore e pari al valore complessivo, attualizzato, della differenza tra interessi calcolati nell’arco dell’intera durata dell’operazione, al tasso contrattuale, e gli interessi determinati applicando un tasso pari al 50% del contrattuale.
I crediti vantati dalle imprese o dai cessionari nei confronti di imprese committenti ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria sopra definiti sono prededucibili ai sensi dell'articolo 6 del codice della crisi e dell’insolvenza, ove riferiti a prestazioni di beni e servizi, anche di autotrasporto e movimentazione di attrezzature, beni, prodotti e personale, strumentali a consentire la funzionalità produttiva degli impianti.
Ai lavoratori subordinati, impiegati da datori di lavoro del settore privato che sospendono o riducono l’attività in conseguenza della sospensione o riduzione dell’attività lavorativa di imprese come sopra definite, è riconosciuta per il 2024 dall'INPS un’integrazione al reddito, con relativa contribuzione figurativa, in misura pari a quella prevista dall’art. 3 d.lgs. 14 settembre 2015, n. 148, per un periodo non superiore a 6 settimane.