Il Governo ha approvato il c.d. decreto Ferragni

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera ad un decreto che introduce nuove norme in tema di trasparenza e beneficenza, c.d. decreto Ferragni. Dopo lo scandalo del Balocco gate, arrivano quindi nuove norme che fissano le informazioni che i produttori sono tenuti a dare sulla beneficenza, incluse modalità e tempi di comunicazione all'Autorità garante per il mercato e la concorrenza.

Il Governo ha approvato il c.d. decreto Ferragni

Il testo prevede, per i produttori dei beni e per i professionisti che li commercializzano e li promuovono, l’obbligo di esplicitare il soggetto destinatario dei proventi, le finalità a cui questi sono destinati e la quota percentuale del prezzo di vendita o l’importo destinati all’attività benefica, per ogni unità di prodotto. I produttori dei beni potranno fornire tali indicazioni sulle singole confezioni (anche tramite apposizione di tramite l’apposizione di adesivi).

In caso di violazione degli obblighi, l’Autorità può irrogare sanzioni amministrative pecuniarie che vanno da 5.000 a 50.000 euro e disporre la pubblicazione del provvedimento da parte del produttore o del professionista sul proprio sito, su uno o più quotidiani nonché con ogni altro mezzo ritenuto opportuno, come i social media. Si prevede, infine, che il 50% degli importi delle sanzioni sia destinato a finalità solidaristiche.

Non rientrano nel campo di applicazione della legge le attività di promozione, vendita o fornitura di prodotti ai consumatori da parte degli enti non commerciali, restando ferme le norme del codice del Terzo Settore riguardanti la raccolta di fondi per autofinanziamento e quelle relative degli enti appartenenti alle confessioni religiose che hanno stipulato accordi o intese con lo Stato con riguardo alla libera effettuazione di collette.

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