Il disegno di legge sui capitali passa anche alla Camera
È stato approvato alla camera il disegno di legge Capitali, ma occorre nuovamente un voto in Senato poiché, mediante emendamento, è stata apportata una modifica alla copertura.

Con 135 voti a favore, un voto contrario e 92 astenuti, viene approvato alla Camera il disegno di legge contenente misure a sostegno della competitività dei capitali. Gli emendamenti proposti dopo l’approvazione in Senato sono tutti stati respinti, eccetto uno, di natura squisitamente tecnica, che modifica la copertura. Adesso il disegno di legge passerà nuovamente in Senato per l’approvazione della modifica introdotta con l’emendamento. Il disegno di legge prevede misure di semplificazione per le Piccole e Medie Imprese (PMI) per il loro accesso al mercato dei capitali nonché alla loro quotazione in borsa. Viene estesa la definizione della categoria delle PMI emittenti azioni quotate, una dematerializzazione delle quote nonché una riforma della disciplina degli emittenti strumenti finanziari diffusi.
È stata anche approvata la norma in base alla quale il Consiglio di amministrazione uscente può presentare una lista di candidati per l’elezione del nuovo consiglio.
Infine, nel disegno di legge è prevista una delega al Governo perché vari una riforma organica del Testo Unico Finanziario e delle disposizioni in materia di società di capitali contenute nel codice civile che si applicano anche agli emittenti. La riforma dovrà avvenire entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge. (Senato della Repubblica)